Attraverso il mio video dell’ “Amico che Conta” analizzo la tematica delle novità fiscali (Flat Tax e Reddito di Cittadinanza) e di cosa ci dobbiamo aspettare dal nuovo governo Meloni?

Nuovo governo, quali le novità fiscali previste per l’autunno 2022?
La novità fiscale più concreta e dibattuta è senza dubbio la flat tax, ossia nientemeno che l’innalzamento dagli attuali 65.000 € sino a 100.000 € del limite reddituale per poter far parte del regime forfettario. Si dà l’opportunità ad aziende e imprenditori che fatturano sino a 100.000€ di entrare nel regime forfettario con tutte le caratteristiche e opportunità sviluppate e conosciute negli ultimi anni.

In concreto cosa significa?
Significa che imprenditori, aziende e liberi professionisti, che hanno redditi fino a 100.000€, potranno quindi pagare le proprie tasse con aliquota fissa del 15%. Contemporaneamente è previsto un riconoscimento su base percentuale dei costi per ciascuna attività; ma, attenzione, che la percentuale di riconoscimento dei costi è diversa a seconda dell’attività che noi svolgiamo: per alcune attività come la libera professione è solo il 22%, per altre attività, come quelle commerciali, può salire sino al 40%.

I consigli dell’ “Amico che conta” in tema di regime forfettario e nuova flat tax.
In questo caso dobbiamo ragionare insieme: se è vero che io pago una tassa fissa del 15%, allo stesso tempo devo ricordarmi che i miei costi non sono quelli che necessariamente pago, ma sono quelli che mi riconosce lo Stato in percentuale. Questo potrebbe creare una situazione contraddittoria perché sei io pago il 15% di tasse, ma se ho pochi costi in percentuale, ho un alto reddito e rischio di pagare molti contributi Inps, quindi va ragionata la soluzione. L’altro aspetto riguarda l’intenzione di investire, crescere nella mia attività o meno, se l’intenzione è questa, il regime forfettario non fa per questo tipo di azienda, perché di fatto i tuoi investimenti non vengono riconosciuti, non sono deducibili e rischi di perdere comunque denaro.

Quale futuro per il reddito di cittadinanza con il nuovo governo appena eletto?
La sensazione è che si andrà verso una revisione del meccanismo, quindi non un superamento del reddito di cittadinanza fin qui conosciuto, ma una sua revisione e modifica. Da quello che si può presumere, il reddito di cittadinanza verrà reindirizzato verso quelle categorie che effettivamente e concretamente non possono lavorare, perché magari già in pensione o con difficoltà motorie (disabili). Per quanto invece riguarda tutti coloro che possono lavorare che in questo momento non trovano lavoro, le risorse saranno indirizzate a favore delle imprese; in modo tale che il costo del lavoro possa essere più sostenibile e ci possano essere migliori condizioni salariali per i dipendenti.

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